L’oppositore russo Alexiei Navalny, in convalescenza a Berlino dopo un sospetto avvelenamento, suggerisce che l’Ue vieti l’ingresso in Europa e congeli le proprietà nei Paesi Ue “agli oligarchi e agli alti funzionari” russi vicini al Cremlino “che traggono vantaggio dal regime”.
“Si appropriano indebitamente di denaro, rubano miliardi, e nel fine settimana volano a Berlino e a Londra, acquistano appartamenti costosi e siedono nei caffè”, ha affermato Navalny in un’intervista al giornale Bild ripresa dalla testata online americana Radio Liberty.
Le parole di Navalny arrivano in un momento in cui la Germania sta discutendo con i suoi alleati che tipo di azioni adottare in risposta al presunto avvelenamento.
Ieri l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) ha confermato la presenza di un agente nervino del gruppo Novichok nei campioni di sangue e urina di Navalny. Il governo tedesco ha chiesto nuovamente chiarimenti alla Russia e ha sottolineato che “ogni uso di armi chimiche è un precedente grave che non può restare senza conseguenze
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