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Confereration Cup. Itala contro Messico, due scuole diverse ma se permettete anche due storie, calcistiche, diverse. Al 27’ Pirlo porta in vantaggio gli azzurri. Solita punizione, solito risultato con palla alle spalle di Corona. Al 34’ i ‘verdi’ trovano il pari. Errore di Chiellini, batte Hernandez che ristabilisce la parità. Termina uno ad uno la prima frazione di gioco tra la delusione del popolo azzurro che attraverso Facebook manifesta tutto il suo disappunto. La nazionale è una malattia, una sensazione unica. Tutti uguali, tutti fratelli davanti al calcio. L’unico modo o uno dei pochi per farci sentire italiani. Fortemente. Si, al di là di qualche polemico post, solita storia che riguarda il differente modo di vedere lo stivale. Ci sarà sempre chi, per un motivo od un altro, non si sente di tifare per la nazionale. Poco male, Balotelli, al 78’, ristabilisce la ‘differenza’. Si, la differenza che c’è e ci deve essere tra una nazionale che ha vinto quattro titoli, scusate se è poco, è la volenterosa rappresentativa messicana. Il Maracanà gradisce le balotellate. Applausi a scena aperta per SuperMario che lascia il campo per Gilardino. L’Italia rivince in Confederation dopo quattro anni. L’ultima gara con gli Usa poi due sconfitte con Brasile ed Egitto. Avanti cosi.
