Il suo nome compariva nell’elenco dei latitanti più pericolosi stilato dal Ministero dell’Interno. La fuga di Giuseppe Romeo, 35 anni, affiliato alla cosca di ‘ndrangheta di San Luca, in provincia di Reggio Calabria, è finita ieri sera, con il suo arresto effettiato dalla Guardia Civil a Barcellona, in Spagna. La cattura del latitante, conosciuto in ambienti criminali con i soprannomi di “u pacciu”, “maluferru” o “u nanu”, è stata resa possibile dalla cooperazione fornita alle forze dell’ordine spagnole dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria e dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri.
Su Giuseppe Romeo pendeva una condanna a 20 anni di carcere emessa nel novembre scorso dal gup di Reggio Calabria per associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale, detenzione di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori ed auto-riciclaggio. Suo padre, Antonio Romeo detto “centocapelli”, è ritenuto un esponente di spicco dell’omonima cosca di San Luca ed è ora detenuto nel carcere di Parma.