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Beni per 11 milioni di euro sono stati sequestrati dai finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria, con il coordinamento della locale Procura della Dda, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri. I militari hanno eseguito un provvedimento emesso dalla Sezione misure di prevenzione del tribunale di Reggio Calabria, che dispone il sequestro di compendi aziendali, beni immobili, fondi obbligazionari, rapporti bancari e finanziari e relative disponibilità riconducibili ad un imprenditore di Gioia Tauro, operante nel settore della raccolta e gestione di rifiuti speciali e metallici. La figura dell’imprenditore era emersa nell’ambito delle operazioni “Mala pigna” e Rinascita-Scott”. Nell’ambito della prima, l’uomo, è stato destinatario di un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Reggio Calabria, in relazione a diversi capi di imputazione come capo, promotore ed organizzatore della cosca Piromalli.
Nell’ambito di “Rinascita- Scott” era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro, sempre per reati di natura associativa di stampo mafioso. La Dda reggina ha perciò il Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (Gico) a svolgere un’indagine di carattere patrimoniale nei confronti dell’uomo. L’attività è stata indirizzata alla ricostruzione delle acquisizioni patrimoniali, dirette o indirette, effettuate dall’anno 1997 all’anno 2019, ricostruendo il patrimonio del quale l’imprenditore disponeva, il cui valore risultava sproporzionato rispetto ali redditi dichiarati a, fisco. La sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ha disposto il sequestro dell’intero patrimonio riconducibile all’imprenditore e alla sua famiglia, costituito da 2 società operanti nel settore della lavorazione di materiale ferroso, di una ditta individuale operante nel settore della raccolta e del trasporto di rifiuti speciali, 3 fabbricati, fondi obbligazionari, rapporti bancari e finanziari e relative disponibilità, per un valore complessivo stimato in oltre 11 milioni di euro.
