Neanche il tempo di gioire per la qualificazione in Europa League che la dirigenza e i tifosi del Parma devono fare i conti con una doccia fredda che arriva dalla Uefa. Dopo la prima bocciatura, ieri la Commissione di secondo grado ha respinto il ricorso per la mancata concessione della licenza Uefa. Il problema per i ducali è legata a una ritenuta Irpef di circa 300mila. Beffa nella beffa, il Parma ha pagato la ritenuta in questione ma in ritardo ma il regolamento non ammette deroghe alle scadenze. Se le cose rimanessero così il Parma sarebbe escluso dalla seconda competizione europea, a sette anni di distanza dall’ultima apparizione, riaprendo le porte al Torino ancora sotto shock dopo il rigore beffa contro la Fiorentina. Sorpresa e speranza nell’ambiente emiliano con la società che in una nota ha spiegato che ricorrerà immediatamente all’Alta Corte del Comitato Olimpico Nazionale. “Il Parma Fc – si legge nella nota – ha appreso con sorpresa la decisione della Commissione di secondo grado di negare il rilascio della licenza Uefa alla nostra società. Pur nel grande rispetto del lavoro svolto dalla Commissione, il Parma FC – tuttora assolutamente convinto delle proprie ragioni – non può accettare questa decisione che vanifica un risultato sportivo che premia un’intera città e che è stato conseguito dopo anni di sforzi economici ed agonistici. Per questi motivi il Parma Fc ricorrerà senza indugi all’Alta Corte del Comitato Olimpico Nazionale nella certezza che, nella suprema sede della Giustizia Sportiva, sarà riconosciuto il proprio corretto adempimento ai criteri economico finanziari previsti dalla procedura per il rilascio della licenza UEFA”. La decisione è attesa per il 28 maggio.
Sebastiano Borzellino