Il vicepremier Salvini parte di nuovo al contrattacco sull’inchiesta relativa alla nave Diciotti che lo vede indagato: ’50 pagine di accuse nei miei confronti – scrive su Facebook – 5 reati contestati (sequestro di persona!), 30 anni di carcere come pena massima. Voi pensate che io abbia paura e mi fermi? Mai’.
Il segretario del Movimento nazionale per la sovranità ha denunciato il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, per aver cercato di impedire al ministro dell’Interno di svolgere le proprie funzioni e di adempiere al mandato elettorale e parlamentare ricevuto dai cittadini italiani.
Alla conferenza stampa nella sede del Movimento, alla quale ha partecipato anche il segretario Gianni Alemanno, è stato spiegato che Patronaggio avrebbe ostacolato il lavoro del ministro ‘non solo con l’apertura dell’indagine su basi molto discutibili, ma soprattutto con l’anomala pubblicità ad essa data’.
Nell’esposto-denuncia, presentato negli uffici della procura di Roma che lo invierà per competenza alla procura di Caltanissetta, vengono ipotizzati i reati di attentati contro i diritti politici del cittadino (art. 294 c.p.), violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario o ai suoi singoli componenti (art. 338 c.p.), usurpazione di funzioni pubbliche (art. 347 c.p.) e rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio (art. 326 c.p.) in relazione all’obbligo del segreto (art. 329 c.p.p.).
Un’altra denuncia è stata presentata da una Ong contro il ministro Salvini per ‘violazione di massa dei diritti umani’. Sergio Cipolla, presidente dell’Ong siciliana Ciss – Cooperazione Internazionale Sud Sud ha presentato alla procura di Agrigento un esposto. Il vero punto che deve emergere, sostiene Cipolla, è che si tratta di una violazione avvenuta ai danni di persone che avevano già subito inaudite violenze; e all’interno di questo gruppo di persone c’erano dei soggetti ulteriormente deboli, vittime di violenze ancora peggiori, donne e minori.
Nell’esposto l’Ong chiede che si accerti la legittimità dell’operato dei soggetti coinvolti nella vicenda ed in particolare che si accerti se e da chi sia stato dato l’ordine di proibire lo sbarco dei naufraghi, se siano state rispettate le procedure operative standard Sar e le competenze del Dipartimento di pubblica sicurezza e di quello delle libertà civili e dell’immigrazione.