Fine d’anno amara per 700.000 lavoratori. E’ questo il numero dei contratti a progetto che scadranno il 31 dicembre e che sono quindi da considerarsi a rischio. L’allarme viene lanciato da Nidil Cgil:
“Si tratta – spiega il segretario generale Filomena Trizio – della quasi totalità dei circa 700.000 dei contratti a di collaborazione a progetto. Ovviamente la nostra è una prima valutazione ma l’allarme è serio”. “Il nostro- spiega ancora la sindacalista- non è solo un allarme, ma un invito ai lavoratori di rivolgersi al sindacato, per aprire dei tavoli contrattuali per valutare concretamente le varie posizioni e per adottare insieme le soluzioni più idonee”.
Intanto è attesa per la nascita del’Aspi, la nuova assicurazione per l’impiego che sostituirà dal 2013 l’indennità contro la disoccupazione involontaria e a regime dal 2017 anche l’indennità di mobilità. Tale assicurazione tutelerà un maggior numero di soggetti (tutti i dipendenti del settore privato, compresi gli apprendisti). Verrà previsto anche l’aumento della misura e della durata delle indennità erogabili e un sistema di finanziamento alimentato da un contributo ordinario nonché da maggiorazioni contributive.
L’Aspi sarà erogata per 12 mesi (a fronte degli 8 attuali per il sussidio di disoccupazione) se si hanno meno di 55 anni e per 18 mesi se si é over 55 (a fronte dei 12 attuali per gli over 50). L’importo dell’indennità passa dal 60% della retribuzione attuale al 75% con un tetto massimo di 1.119,32 euro. L’assicurazione sostituirà a regime anche l’indennità di mobilità (adesso erogata solo ai dipendenti di aziende industriali con almeno 15 dipendenti o commerciali con almeno 50) riducendone la durata. In pratica il trattamento contro la disoccupazione diventerà lo stesso per tutti i dipendenti.