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L’esercito nigeriano ha tratto in salvo 76 delle studentesse rapite lunedi’ scorso dai miliziani di Boko Haram in una scuola nel villaggio di Dapchi, nello stato nord-orientale di Yobe, e ha recuperato i corpi di altre due. Lo riferiscono fonti militari citate dall’emittente radiofonica nigeriana “Npr”, secondo cui risultano al momento disperse almeno 13 studentesse. L’attacco e’ avvenuto lunedi’ scorso nel villaggio di Dapchi, dove miliziani armati hanno fatto irruzione nella scuola a bordo di pick-up. Gli spari hanno attirato l’attenzione delle studentesse e delle loro insegnanti, che sono riuscite a fuggire prima che i miliziani facessero il loro ingresso nella scuola saccheggiando la struttura.
Per il momento le autorita’ locali non hanno confermato il numero dei dispersi. L’attacco ricorda quello condotto a Chibok nel 2014, che porto’ al rapimento di oltre 200 studentesse, la maggior parte delle quali e’ ancora in prigionia. L’offensiva di Boko Haram e’ iniziata nel 2009. La contro-mossa effettuata nel 2015 dagli eserciti della regione (Nigeria, Ciad, Camerun, Niger) ha permesso l’espulsione dei jihadisti dalla maggior parte delle localita’ di cui avevano preso il controllo. Tuttavia il gruppo continua a condurre attacchi su base quasi giornaliera, colpendo soprattutto i civili.
