E’ di almeno 20 venti morti e di decine di feriti il bilancio provvisorio provocato da una autobomba esplosa contro la sede dell’Onu ad Abuja, capitale della Nigeria. Le autorità dello Stato centrafricano ancora non ricevono alcuna rivendicazione ma tutti puntano il dito contro gruppi estremisti. A fare esplodere l’auto che a tutta velocità si è lanciata contro l’edificio, secondo le autorità di sicurezza locale, sarebbe stato “il gruppo estremista islamico di Boko Haram o di Aqim (al Qaida per il Maghreb islamico) e si tratta di una grave escalation della situazione in Nigeria. E’ la cosa peggiore che potesse accadere”. “Abbiamo visto l’esplosione nell’edificio. Tutti quelli che si trovavano nel seminterrato sono rimasti uccisi. I corpi erano sparsi ovunque. Io ne ho visti almeno cinque”, ha detto Ocilaje Michael, un dipendente dell’Onu presente nell’edificio. Testimoni hanno riferito di aver visto diversi cadaveri trasportati fuori dall’edificio dell’Onu di Abuja dove si è verificata l’esplosione. Numerose le ambulanze accorse sul posto per soccorre i dipendenti che al momento dell’esplosione si trovavano nel compound. Secondo la Bbc l’intero piano terra dell’edificio sarebbe stato sventrato in seguito alla violente esplosione avvertite in diversi quartieri della città. Abuja recentemente è stata teatro di attentati da parte di estremisti islamici: lo scorso giugno un’autobomba è esplosa al quartier generale della polizia nella capitale.
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