epa05666670 A handout picture provided by the United Nations Children's Fund (UNICEF) on 08 December 2016 shows 30 year old Fanna Mohammed feeding her 7-month old son, Umara Bukar, as her other son looks on at the Muna Garage IDP camp, Maiduguri, Borno State, northeast Nigeria, on 17 November 2016. According to UNICEF, Umara weighed just 4.2kg 20 days earlier when he first arrived at a UNICEF health clinic run in partnership with the Nigerian government. More than 117,000 children with severe acute malnutrition (SAM) in northeast Nigeria have been admitted to therapeutic feeding programmes run by UNICEF and their partners, the organization said. EPA/KATERRINA VITTOZZI / UNICEF / HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Nigeria: scoperta ‘fabbrica di bambini’

La polizia nigeriana ha liberato 19 ragazze e donne tra i 15 e i 28 anni da alcune abitazioni di Lagos definite ‘fabbriche di bambini’, dove venivano messe incinte e fatte partorire da un’organizzazione che poi vendeva i neonati. Quattro dei piccoli sono stati presi in consegna dagli agenti, mentre due donne che lavoravano in questi centri come infermiere abusive sono state arrestate, ha aggiunto la polizia, citata dalla Bbc online.

Non è questa la prima vota che vengono scoperte ‘fabbriche di bambini’ in Nigeria, Paese che è la prima economia africana ma dove la povertà è diffusa, così come il traffico di esseri umani. Lo scorso anno in un altro raid simile furono liberati 160 bambini.

La polizia ha detto che i neonati venivano venduti a 1.400 dollari l’uno se maschi e 830 dollari se femmine. Non è stato precisato se gli acquirenti fossero della Nigeria stessa o di altri Paesi.

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