Dal 30 agosto all’8 settembre a Monticchio Laghi, sei giorni di incontri, spettacoli e installazioni artistiche per promuovere l’architettura rigenerativa e l’economia circolare
RIONERO IN VULTURE (PZ) – Sei giorni di incontri con autori e artisti, presentazioni di libri, panel, live show teatrali e musicali, performance e installazioni artistiche site specific. Si svolgeranno il 30, 31 agosto e 1° settembre e il 6, 7 e 8 settembre presso l’area naturalistica di Monticchio Laghi, nel territorio di Rionero in Vulture, in occasione della prima edizione del Ninfea – Festival della Rigenerazione. Filo conduttore della manifestazione saranno i temi dell’architettura rigenerativa, dell’economia circolare, della rigenerazione urbana e umana e del recupero ambientale e idrogeologico, partendo dal paradigmatico esempio dei laghi di Monticchio.
Il festival Ninfea nasce dalla volontà di valorizzare luoghi dal forte potenziale inespresso, puntando sulla crossmedialità come valore fondante di un nuovo modo di concepire la creatività e l’attenzione alla crescita dei territori. L’obiettivo è diffondere la cultura della sostenibilità, richiamando l’attenzione locale e nazionale sulle problematiche e le opportunità connesse a tale principio ispiratore. Il concept è pensato per un pubblico intergenerazionale e combina l’approfondimento divulgativo con momenti di musica, teatro, arte e creatività.
Tra i principali ospiti del festival figurano il geologo Mario Tozzi, il matematico e scrittore Piergiorgio Odifreddi, il giornalista Emilio Casalini, l’urbanista Maurizio Carta, le cantanti Serena Brancale e Dada’, lo scrittore Tiziano Fratus, il pianista Remo Anzovino, lo scrittore Trifone Gargano, il chitarrista dei Subsonica Max Casacci. Saranno altresì presenti installazioni artistiche dell’artista tedesca Claudia Reh, dei collettivi Sublime Tecnologico e Holy Club, di Raffaele Pentasuglia e di Valerio Ciminelli/Field A1.
Il programma completo del festival è visionabile dal sito www.ninfeafestival.it e sui profili social della manifestazione.
Per ridurre l’inquinamento acustico degli eventi sarà realizzato un emiciclo aperto composto da balle di fieno che circonderà il palco principale. Questo sarà inoltre coperto da una struttura vegetale temporanea in bambù, opera di land art del collettivo CanyaLab, che condurrà un workshop nei giorni precedenti il festival.
Il Ninfea Festival della Rigenerazione è realizzato da Labirinto Visivo Impresa Sociale in sinergia con l’Archeoclub del Vulture, l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Potenza, l’Upi (Unione Province Italiane) Basilicata, la Compagnia Teatrale Petra e Onirica Srl e rientra in un processo di co-progettazione con il Comune di Rionero in Vulture, nell’ambito dell’investimento 2.1 Attrattività dei borghi (M1C3) finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU – Linea A Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati.