Nissan ha chiesto 10 miliardi di yen di danni (pari a circa 83,5 milioni di euro) a Carlos Ghosn “allo scopo di recuperare una significativa parte dei danni monetari inflitti alla compagnia dal suo ex presidente come risultato di anni di comportamenti scorretti e di attività fraudolenta”. Lo comunica Nissan in una nota in cui informa di essersi rivolta, con un’azione civile, al Tribunale di Yokohama.
Tra i danni che Nissan intende recuperare figurano “i fondi collegati a pagamenti fraudolenti fatti da o a Ghosn”, come, ad esempio, “l’uso di proprietà immobiliari all’estero senza pagamento di un affitto, l’uso privato di jet aziendali, i pagamenti a sua sorella, i pagamenti al suo avvocato personale in Libano”. Inoltre il gruppo giapponese punta a rifarsi delle “risorse e dei costi per le investigazioni interne di Nissan” collegate ai comportamenti del suo ex presidente “in Giappone, negli Usa, in Olanda e in altri territori”.