Un album “intimo e personale” ma anche “chiaro e trasparente” per raccontare chi è ma soprattutto chi vuole essere: Mika presenta con queste parole “No Place in Heaven”, il suo nuovo disco di inediti, che esce il 15 giugno sulle piattaforme digitali su etichetta Virgin/Emi per Universal Music. A Milano, in una conferenza stampa tenuta in italiano, il cantautore di origine libanese, giudice dell’edizione italiana di X Factor, ha esordito parlando di una malinconia che lo avvolge per aver condiviso con gli altri una “cosa eterna” e del nervosismo che c’è sempre in queste occasioni. “La differenza tra questo e il disco precedente è grande: in quello prima c’era una sorta di rottura, ho voluto fare una cosa intensa ed elaborata per darmi l’opportunità di cambiare, darmi una libertà dopo. Per questo ora ho voluto fare una cosa più chiara e trasparente, molto più personale, senza usare una tecnica creativa di analogia, situazioni per nascondere la mia storia personale” ha detto Mika, che ha chiesto aiuto per trovare la parola giusta che descrivesse questa tecnica, cioè “metafora”. Ho voluto fare un album molto intimo e personale e molto pop, il mix tra queste due cose: ha molto di più nella tradizione degli album pop di anni sessanta e settanta. È un album molto craft anche per il luogo dove ho scritto e registrato, nelle colline di Hollywood in un bungalow degli anni 50. Non c’è spazio in Paradiso è un titolo con tanta gioia, io non sto cercando uno spazio in Paradiso, se c’è va bene ma se non c’è va bene lo stesso, sono contento di dove sono. Nella mia cultura libanese c’è sempre la paranoia della vergogna, parlare delle cose intime in pubblico e nel lavoro è una cosa volgare. Per me scrivere un album intimo e personale era un modo di buttare fuori questa paranoia dentro me stesso e la mia famiglia, la libertà e il tipo di adulto che voglio essere e diventare.
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