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Dieci sono le ordinanze di custodia cautelare, eseguite oggi dai carabinieri del Gruppo di Castello di Cisterna, nei confronti di persone ritenute affiliate al clan che fa riferimento ad Alfonso Nino.Sfruttando l’evocazione della violenza del clan, ai massimi livelli tra il 2001 e il 2003, e utilizzando ‘nuove leve’, provenienti anche da territori vicini, il clan Nino aveva ricompattato le fila ritornando a vessare imprenditori e operatori economici del nolano con richieste estorsive. I provvedimenti restrittivi, emessi dal gip di Napolisu richiesta della locale Dda, sono stati eseguiti anche a sette indagati già detenuti per altri reati. I reati contestati sono: partecipazione ad associazione di stampo camorristico, estorsione aggravata dal metodo mafioso e procurata inosservanza di pena. In particolare, nove dei dieci, sono indiziati di aver partecipato alla ricostruzione del clan Nino-Pianese, la cui presenza sul territorio dell’agro nolano è stata già dimostrata in numerosi procedimenti giudiziari, e di cui è capo riconosciuto Alfonso Nino.
