Eri un ciocco di legno, un semplice legno da catasta utile solo, secondo Mastro Ciliegia, a riparare un vecchio tavolino. Ma tu sei un legno che parla, sorride al solo tocco di pennello. Un pezzo di legno impertinente che renderà̀ padre un povero e vecchio falegname.
Geppetto ha creato proprio un bel burattino. Pinocchio! Sei un figliolo con poca voglia di studiare e tanta curiosità̀ che, a gambe fatte e vestitino di carta fiorita indossato, andrai incontro ad una serie di avventure che ti porteranno a voler diventare un bambino, ad avere anche tu un cuore che batte come quello del tuo babbo.
Ma la strada è lunga, Pinocchio. Vari incontri ti attendono: il Grillo Parlante, voce della coscienza, un po’ saccente ma lungimirante; il perfido burattinaio Mangiafuoco, che poi così terribile non è; il Gatto e la Volpe, “due personcine a modo” che ti mostreranno a cosa può̀ portare l’avidità̀; la Fata Turchina, quella mamma amorevole di cui tanto hai sentito parlare, che ti insegnerà̀ a non dire bugie; Lucignolo, ragazzo di strada e baldoria che ti condurrà̀ nel paese dei Balocchi dove inaspettatamente verrai trasformato in un ciuchino da circo. Solo, negli abissi del mare, nella pancia di una balena, ritroverai Geppetto. Non era morto, disperato su di una barchetta di fortuna è venuto a cercarti.
Crescerai Pinocchio, imparerai la lezione e potrai prenderti cura del tuo babbo. Prometterai e manterrai il tuo “Non dico un filo di bugia”.
La storia che ha affascinato molte generazioni dal 1881 in un riadattamento registico “senza età”. Il percorso di una crescita personale. “Pinocchio” non è solo una favola per bambini.
Gli elementi fantastici, gli animali parlanti, qui solo nei nomi, e la magia colorano con tinte fanciullesche quello che ogni essere umano incontra lungo il cammino della propria esistenza: loschi individui che abbindolano, il futile divertimento e la rottura delle regole a tutti i costi, il fuggire le responsabilità̀, non avere un cuore perché́ ancora non si è “imparato” ad amare.
Pinocchio è un burattino guidato da fili invisibili, difficili da riconoscere, e solo quando se ne sarà̀ liberato riuscirà̀ a sentir battere il suo cuore e potrà̀ dire sinceramente “Non dico un filo di bugia”.
Presenta
VENERDÌ 28 E SABATO 29 APRILE
NON DICO UN FILO DI BUGIA
Liberamente tratto da Le Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi
Adattamento e Regia Cristina Frioni
Aiuto Regia
Deborah Armenia
Assistente alla Regia
Carlo Colella
Con:
Deborah Armenia – Pinocchio
Carlo Colella – Geppetto/Pulcinella
Cristina Frioni – Grillo Parlante
Sandra Rossi – Fatina – Colombina
Fabrizio Loreti – Mangiafuoco/Mano
Roberto Belli – Gatto
Luciana Sacchetti– Volpe
Cesare Ceccolongo- Lucignolo/ Carabiniere/Arlecchino
Alberto Albertino – Maestro Ciliegia/Passante/Omino
Tecnico Audio e Luci – Andrea De Luca – Grafica – Vladesing
Maschera Pinocchio – Giulia Falchi – Costumi e Scenografie – Compagnia Altrove
Foto – Luciano Ponticelli
Info:
Spazio Arteatrio
Via Nicola Maria Nicolai 14
Roma (c/oTeatro Ygramul) 56 Roma
Date e orari spettacoli
Venerdì 28 aprile ore 21:00
Sabato 29 aprile ore 18:00
Durata
60 minuti
Biglietti
10 euro intero
8 euro ridotto (Under 12 e over 65)
2 euro tessera associativa