In occasione della consolidata manifestazione “Un Rosa per Norma”, portata avanti in tutta Italia dal Comitato 10 febbraio e dall’instancabile opera del suo presidente Silvano Olmi e negli anni precedenti da Emanuele Merlino, a Mestre-Venezia è stata intitolata una rotonda alle sorelle Radecchi. Fosca, Caterina e Albina, di 17, 19 e 21 anni, furono seviziate, violentate e infoibate nelle Foiba di Terli tra il 3 e 5 ottobre 1943, nelle stesse buie ore di Norma Cossetto. Albina era incinta.
L’iniziativa è significativa poiché dimostra che la memoria e la conoscenza delle Foibe si fa sempre più strada nelle coscienze degli italiani, non limitandosi più al Giorno del Ricordo del 10 febbraio e al volto simbolo della tragedia, quello di Norma Cossetto, Medaglia d’Oro al Valor Civile. Sempre di più, infatti, le iniziative intorno a quelle pagine buie dimostrano che la “maledizione del tempo”, come l’ha definita il senatore di FdI Roberto Menia, “padre” della legge sul 10 Febbraio, non è più ineluttabile e che, anzi, quelle vicende a lungo dimenticate stanno ritrovando il loro giusto posto nella storia, anche con la conoscenza di altre fra le innumerevoli vittime