Par condicio, l’Agicom estende le norme anche ai soggetti non direttamente candidati. E’ il caso del premier dimissionario Mario Monti e del leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, le cui presenze nei programmi d’informazione sono a equiparate quelle dei candidati. Pertanto tali soggetti non possono essere presenti nei programmi di intrattenimento.
Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Angelo Marcello Cardani, ha approvato all’unanimità le modifiche all’articolo 7 del regolamento, che si aggiorna alla luce del quadro politico delle elezioni del 24 e 25 febbraio 2013. Nel caso specifico Monti e Grillo, seppur non inseriti tra coloro che si candideranno direttamente al Parlamento, ricoprono ruoli di promozione di parte, tali da dover essere inquadrati e regolamentati.
Dunque i direttori responsabili dei programmi radiotelevisivi “nonché i loro conduttori e registi – si legge nell’articolo – sono tenuti ad un comportamento corretto ed imparziale nella gestione del programma così da non esercitare, neanche in forma surrettizia, influenze sulle libere scelte degli elettori. Essi devono assicurare in maniera particolarmente rigorosa condizioni oggettive di parità di trattamento, riscontrabili sui dati del monitoraggio del pluralismo ed osservano ogni cautela volta ad evitare che si determinino, anche indirettamente, situazioni di vantaggio o svantaggio per determinate forze politiche, considerando non solo le presenze e le posizioni dei candidati, ma anche le posizioni di contenuto politico espresse da soggetti e persone non direttamente partecipanti alla competizione elettorale”.