SANTIAGO DEL CILE. Una nuova denuncia di abusi sessuali da parte di un gruppo di sacerdoti cileni – organizzati in una ‘confraternita’ di abusatori – ha scosso la Chiesa cilena e compromesso uno dei suoi vescovi più autorevoli, monsignor Alejandro Goic, appena tornato dal viaggio in Vaticano in cui tutto l’episcopato del paese sudamericano ha rassegnato le dimissioni al Pontefice.
Il caso è stato sollevato da un reportage tv del programma T13. Una testimone ha raccontato di aver avuto consegnato a Goic una lista di 17 sacerdoti che hanno messo su una ‘confraternita’, con al vertice un ‘nonno’ e ‘zie’ e ‘nipoti’, al femminile, al di sotto di lui, che si dedicano ad abusi sessuali. Goic, che inizialmente aveva negato ogni addebito oggi, ha invece chiesto perdono, riconoscendo che aveva agito senza l’adeguata agilità nell’inchiesta su Luis Rubio e altri sacerdoti. Goic – già presidente della Conferenza episcopale cilena – presiede dal 2011 il Consiglio nazionale per la prevenzione degli abusi contro i minori.