Il Nord trema ancora. Tanta paura, ma nessun danno

Panico nel Nord Italia. Una scossa di terremoto, con epicentro Parma, è stata percepita dalla Lombardia al Veneto intorno alle 15:55 di ieri. Paura soprattutto a Milano con evacuazioni di edifici per sicurezza, e in altre città. Secondo i primi dati elaborati dall’Ingv la magnitudo sarebbe intorno ai 5.4 gradi della scala Richter. Si tratta della stessa zona colpita dal sisma del 25 gennaio. Non si sono registrati danni alla abitazioni, ma per evitare ogni pericolo, nella provincia di Parma, resteranno comunque chiuse tutte le scuole.

Quello che sta dilagando, tuttavia, è il “terrore” che tali scossi siano solo avvisaglie di un terremoto di dimensioni più elevate. Ma rassicurazioni a tal proposito, arrivano dal Capo della Protezione Civile Gabrielli, secondo il quale, uno sciame sismico non prelude per forza a un grave evento sismico. Dunque quello che deve preoccupare i cittadini, riguarda essenzialmente la prevenzione: “Gli sciami sismici non preludono a niente nel senso che può esserci un evento come c’è stato all’Aquila, e può non esserci un evento. Il problema non è porsi la domanda “ci sarà o non ci sarà la scossa”. Le domande da farsi sono “in che zona vivo, in che edificio vivo, il mio comune ha un piano antisismico?” Rispetto alla scossa del 25 gennaio, di magnitudo 4.9 in provincia di Reggio Emilia, la scossa di ieri è leggermente spostata a Ovest ma “per quanto riguarda i nostri fini appartiene allo stesso distretto sismico, anche se più profonda, a 60 chilometri, mentre la precedente era a 30 chilometri”, spiega Salvatore Barba, sismologo Ingv, dalla sala operativa dell’istituto. Quindi si tratta di una “sequenza sismica”, invece per parlare di “uno sciame sismico – spiega il funzionario – avremmo dovuto osservare scosse più numerose, parliamo di sciame sismico quando un terremoto non termina che già se ne registra un altro con repliche dove la frequenza è veramente alta. E al momenti questo non è osservabile”. Distinti comunque i due terremoti del 25 gennaio e di oggi in Emilia da quello, sempre della notte del 25, nel veronese.

Sono comunque “possibili altre scosse”, di cui non è prevedibile la magnitudo , ma – aggiunge il sismologo dell’Ingv – “ci si aspetta che siano comunque profonde, come le altre due, dai 20 chilometri in giù, se insistono sulla stessa zona dove è presente una placca che si flette e per questo raggiunge profondità elevate”.

E a causa delle profondità elevata la scossa viene avvertita anche a molta distanza: “La zona di risentimento è più ampia ma in genere i danni sono meno importanti perché la distanza dalla superficie è maggiore”. Dopo la scossa di magnitudo 5.4 sono già state registrate nel parmense due repliche di magnitudo 2.7 alle 16.23 e di magnitudo 3.2 alle 16.34.

Sono in corso le verifiche della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile rispetto a eventuali danni a persone o cose. Secondo i rilievi registrati dall’istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle 15.53.

Grande spavento a Milano, soprattutto per chi abita ai piani alti, per la scossa di terremoto, la seconda dopo quella di mercoledì scorso. E’ quanto riferiscono i vigili del fuoco che hanno ordinato l’evacuazione in via precauzionale di alcuni edifici scolastici. “Abbiamo fatto evacuare qualche scuola in via precauzionale, ma l’emergenza sta già rientrando”, hanno fatto sapere i vigili del fuoco. “La situazione è sotto controllo, siamo usciti per controllare qualche cornicione e alcune piccole crepe ma non c’è alcuna emergenza da segnalare”, hanno aggiunto i vigili del fuoco.

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