La stretta è arrivata ma non chiude tutto. Si chiude un po’ ma non tutto. Il governo ha deciso di chiudere parchi, ville e giardini su tutto il territorio nazionale, come già avvenuto ad esempio a Roma. Restano aperti i supermercati nel fine settimana. L’ordinanza mira a uniformare le regole sull”intero territorio nazionale e le nuove misure saranno valide dal 21 al 25 marzo. Così da domani non sarà consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto, mentre resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di un metro.
Arriva anche il divieto di spostarsi nelle seconde case nei weekend. “Nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni – si legge nell’ordinanza firmata dal ministero della Salute – è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza”.
Ma non solo. Chiusi i punti vendita di alimenti e bevande nelle stazioni ferroviarie dell’intero territorio nazionale, ma anche nelle aree di servizio fatta eccezione per quelli situati nelle tratte autostradali, dove resteranno aperte solo per vendita all’asporto da consumarsi all’esterno delle aree. “Sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri – si legge infatti nel documento – nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade”.
Misure giuste ma che forse dovevano prevedere ulteriori inasprimenti per evitare un inutile aggravarsi del contagio. C’è l’impressione che si navighi a vista e che non si abbia il coraggio di ‘chiudere’ l’intero Paese per sette dieci giorni.