Da lunedì 12 aprile cambiano i colori di diverse regioni italiane, che di conseguenza vedono modificate le loro misure anti contagio. Sei regioni passano in zona “arancione”, mentre una sale di rischio e finisce in zona “rossa”.
Con riferimento ai dati sull’andamento della pandemia in Italia e alle indicazioni della Cabina di Regia, il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 12 Aprile 2021. Passano in arancione le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana. Finisce in zona rossa, invece, la Sardegna.
L’ultimo monitoraggio dell’Iss ha osservato che l’indice Rt medio nazionale è sceso a quota 0,92, in calo rispetto a quello della settimana scorsa (0,98), ma sempre di poco al di sotto la soglia critica.
Dal 12 aprile sono in zona rossa Campania, Puglia, Valle d’Aosta e Sardegna. In queste regioni si applicano le seguenti limitazioni.
Chiuse le scuole dalla seconda media in poi.
Obbligo di circolare con l’autocertificazione.
Chiuse tutte le attività.
Chiusi bar e ristoranti. Permessi l’asporto, ma non oltre le 18 ai bar, e le consegne a domicilio.
Aperti solo i negozi che vendono beni essenziali.
I parrucchieri, i barbieri e i centri estetici rimangono chiusi.
No agli spostamenti fuori dal proprio comune.
In zona arancione dal 12 aprile ci sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto e le province autonome di Bolzano e di Trento. Di seguito le misure valide in questi territori.
Tutte le scuole tornano in presenza, ma per le scuole superiore è prevista una percentuale in dad.
Coprifuoco dalle 22 alle 5, divieto di ogni spostamento al di fuori del proprio comune e della regione, salvo motivi di necessità da specificare nell’autodichiarazione.
Possibile andare a casa di amici e parenti, in massimo due persone, una volta al giorno.
Chiusi i servizi di ristorazione a esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio.
Asporto vietato dalle 18 per bar e attività commerciali che vendono bevande e alcolici.
Per circolare non serve alcuna autocertificazione, necessaria solo per recarsi fuori comune.