Nuovo decreto: quando riaprono palestre e piscine? L’annuncio

L’assenza di una zona gialla per tutto il mese di aprile, come anticipato da fonti di Palazzo Chigi, presuppone anche lo stop alla riapertura di palestre e piscine. I rappresentanti del settore dello sport però prevedono che molti operatori riapriranno in barba alle norme anti Covid, come gesto di protesta nato dall’esigenza di tornare a lavorare dopo un anno di fermo quasi totale. “Sono certo che il 7 aprile molte palestre riapriranno: non hanno più niente da perdere“, ha dichiarato Giampiero Guglielmi, presidente dell’Anpals, la Associazione nazionale delle palestre e delle strutture private sportive.

“Dei verbali non frega più niente a nessuno, ora è questione di sopravvivenza“, ha spiegato. “Per il 40% le strutture sono già scomparse, e per la ridicola riforma dello sport che mira al miglioramento delle condizioni lavorative resterà a spasso il 90% dei lavoratori. Per il Governo evidentemente l’attività fisica non è fondamentale, e sta distruggendo il settore”.

“Il problema è che gli italiani sono già ammalati, in testa e fisicamente. L’obesità è al 40%. I vaccini serviranno a poco, in questo stato di cose. Potrei ormai anche fare un appello a tutti ad andare in bici o a piedi sempre, a riguardarsi e muoversi in autonomia. Ma guardo al fatto che la politica sta distruggendo lo sport di base”, ha sottolienato Guglielmi.

“In sintesi lo Stato non si fida delle strutture sportive, che sono controllate e monitorate, e le tiene chiuse a prescindere, mentre i contagi avvengono in altri contesti. Una situazione inspiegabile e ora c’è aria di rivolta. Conosco chi ha perso 150 mila euro e ne ha ricevuti 5 mila. Ma di che stiamo parlando? Riapriranno dal 7 aprile, verbali o no”, ha annunciato.

Critico riguardo le misure adottate dal Governo anche Paolo Barelli, presidenti della Federnuoto. Se le chiusure degli impianti sportivi dovessero essere prorogate fino a fine aprile “sarà un vero disastro, per lo sport italiano e per l’attività motoria. Gli impianti falliranno e i figli e nipoti dei ministri e parlamentari diventeranno dei ciccioni malaticci. Credo che la reazione dei gestori sarà veramente forte, sono alla canna del gas”.

“Il settore è stato martirizzato dai governi, perito sotto i colpi dei Dpcm e dei decreti. Sono offeso e drammaticamente arrabbiato, anche perché i ristori sono stati un’elemosina per comprare la carta igienica. È il settore più bistrattato del paese. La neve ha avuto 700 milioni di rimborsi, il turismo qualcosina, poca roba per commercio e ristorazione. Per lo sport praticamente nulla, e i gestori vanno avanti con le quote istituzionali”, ha riferito all’Adnkronos.

“Sono tutte cose che ho detto chiaramente alla Camera dei Deputati al cospetto della povera Valentina Vezzali”, sottosegretaria  con delega allo Sport, “che si trova in un problema più grande di lei. Questa è la botta finale. Parlano di riaprire le scuole. Lì si riesce a mantenere la sicurezza dal contagio? Ma mi facciano il piacere”.

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