Centrodestra ‘pronto a formare un governo forte e di lunga durata con un premier indicato dalla Lega’, dice Matteo Salvini, al Colle per il secondo giro di consultazioni con Berlusconi e Meloni. ‘Basta con veti e tattiche di M5s’, aggiunge. Ma è lo show dell’ex premier contro i grillini (‘non sanno l’Abc’) a far saltare l’armonia nel centrodestra. ‘Parole non nostre’, dice la Lega. Ma Di Maio chiude: ‘No a un governo con Fi, così si va a governissimo o voto’. E chiede a Berlusconi di farsi da parte. Tutt’altro del ‘riconoscimento del ruolo’ che Fi pretende per il suo leader.
Riunione dei vertici di Forza Italia a Palazzo Grazioli a ora di pranzo con la capogruppo della Camera Maria Stella Gelmini che ha ribadito la linea: no a veti su Berlusconi.
Parteciperemo ad un governo, ha detto la Gelmini, solo se ci sarà una dichiarazione esplicita e chiara da parte dell’M5S e che ci sia pari dignità tra tutte le componenti del centrodestra, FI e Berlusconi. Senza questa condizione la trattativa non potrà neanche iniziare.
Se continuasse il gioco delle tattiche politiche e dei veti mentre gli italiani soffrono vuol dire che la richiesta di cambiamento emersa dalle elezioni del 4 marzo sarebbe disattesa, ha detto Matteo Salvini al termine delle consultazioni al Quirinale: ‘Speriamo non sia così per l’Italia, per noi è il valore più grande. Ci aspettiamo dalle altre forze politiche, a partire dal Movimento 5 Stelle altrettanta responsabilità nei confronti del paese di quella che il centrodestra sta dimostrando. Abbiamo fiducia nella saggezza e nell’equilibrio del presidente della Repubblica a cui abbiamo rappresentato una serie provvedimenti che gli italiani aspettano’.
‘I veti non ci piacciono a prescindere dalla provenienza. Non era condiviso e non lo sarà mai da parte nostra un no al dialogo con il Movimento 5 Stelle, seconda forza politica in Parlamento. Le parole finali di Berlusconi oggi al Colle non rispecchiano la posizione della Lega, né quella del centrodestra che oggi si è espresso in maniera unitaria e concordata’, ha affermato il capogruppo della Lega al Senato Gianmarco Centinaio.
‘Devo dire che ho apprezzato l’apertura da parte di autorevoli esponenti del pd ma è chiaro che in questo momento il Pd è fermo su posizioni che non aiutano’: così il capo politico del M5S Luigi Di Maio al termine delle consultazioni: ‘Con la Lega è inutile dire che c’è una sinergia istituzionale che ha permesso di rendere operativo il Parlamento immediatamente. La Lega deve prendersi sue responsabilità perché sta dicendo che o che vuole fare un governissimo che non ci vede assolutamente d’accordo o che vuole tornare al voto, ipotesi che scongiuriamo ma di cui non abbiamo paura e su cui non abbiamo niente da perdere. C’è solo una soluzione per sbloccare questo stallo e investe Silvio Berlusconi: deve mettersi di lato e consentire la partenza per un governo di cambiamento. Altrimenti l’unica risposta è che non riteniamo possibile un governo del M5S con Fi’.