epa05343251 A buoyancy aid lies on a beach where bodies of migrants washed up, in Zuwarah, west of Tripoli, Libya, 02 June 2016. According to media reports citing Red Crescent officials, at least 85 bodies have washed up onto Libyan beaches this week. EPA/MOHAME BEN KHALIFA

Nuovo naufragio in Libia, si temono 240 morti

Si teme un’ecatombe dopo l’ennesimo naufragio di migranti avvenuto davanti alle coste libiche. ‘Almeno 240 migranti morti’, ha affermato la portavoce della ong spagnola Proactiva Open Arms, Laura Lanuza, dopo il recupero questa mattina di cinque corpi di africani, scrive l’Ap.

La notizia della nuova tragedia arriva proprio nel giorno in cui un tribunale libico ha di fatto bloccato l’intesa tra Italia e Libia per bloccare il flusso di migranti. L’organizzazione spagnola non ha indicato quando si è verificata la tragedia ma ha precisato che i cadaveri sono stati ritrovati a 21 km a nord di Sabrata. Hanno tutti un’età compresa tra i 16 ed i 25 anni e sembrano essere morti per annegamento, in quanto non mostrano segni di violenza, ha proseguito la portavoce, aggiungendo che si cerca un terzo gommone. Ogni imbarcazione di questo tipo,  ha detto Lanuza,   può contenere 120 persone, ma i trafficanti di uomini di solito li riempiono a dismisura e non si esclude che le due imbarcazioni possano avere avuto a bordo almeno 240 persone. La ‘Rotta mediterranea centrale’, quella che porta in Italia, è privilegiata dai trafficanti di migranti dopo la chiusura di quella balcanica. Un tratto di mare difficile, soprattutto nei mesi invernali, che comporta inevitabili naufragi e morti. Solo l’anno scorso hanno perso la vita quasi 4.600 e nel 2015 più di 2.850.

 

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