Il Consiglio Ue riunito a Lussemburgo ha adottato il 14esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina. Il pacchetto, spiega la Commissione, contiene nuove misure contro il gas naturale liquefatto (Gnl) russo e misure contro le navi che sostengono la guerra della Russia. Per quanto riguarda il Gnl, il pacchetto vieta tutti i futuri investimenti ed esportazioni verso progetti Gnl in costruzione in Russia. Vieterà inoltre, dopo un periodo transitorio di nove mesi, l’uso dei porti dell’Ue per il trasbordo del Gnl russo. Inoltre, il pacchetto vieta l’importazione di Gnl russo in determinati terminal, che non sono collegati alla rete di gasdotti dell’Ue. Ma, soprattutto, per le aziende italiane finite nel mirino delle ritorsioni russe, è prevista la possibilità di avviare le opportune azioni giudiziarie, come ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
La tutela delle imprese italiane
“Il pacchetto sanzioni prende oggi una decisione molto importante sulla questione delle imprese che operano in Russia, noi abbiamo due casi, Ariston e Unicredit, oggi passa il principio che ci può essere un risarcimento, passa la base giuridica, ed è una vittoria importante dell’Italia che si è battuta per questo, noi abbiamo 200 imprese che operano in Russia nel rispetto delle sanzioni, abbiamo il dovere di tutelarle”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Poi vedremo dove si troveranno i fondi”.