L’Italia si sta rapidamente affermando come uno dei leader europei nel settore della mobilità elettrica, grazie ad un’impressionante crescita delle stazioni di ricarica per i veicoli elettrici. Con un balzo notevole del 44,1% rispetto all’anno scorso, settembre 2023 ha segnato un record storico con 47.228 colonnine di ricarica pubbliche sparse sul territorio nazionale. Questa espansione, che evidenzia l’impegno nel dotare il paese di un’infrastruttura moderna e sostenibile, è un passo significativo verso un futuro di energie rinnovabili e un futuro più verde.
La crescita non è stata uniforme in tutto il paese. La Lombardia, con oltre 8.000 punti di ricarica, si conferma al primo posto, mentre la Campania emerge come la regione con la crescita più rapida nel 2023 (+2.212 impianti da inizio anno). Altri progressi significativi sono stati fatti nel Sud e nelle Isole, dove si concentra ora il 23% del totale dei punti di ricarica. Questa distribuzione regionale dimostra un impegno per un’espansione equilibrata e accessibile a livello nazionale.
Mentre l’infrastruttura di ricarica lungo le autostrade italiane si sviluppa rapidamente, con 851 punti di ricarica al 30 settembre 2023, la sfida ora è superare l’immobilismo di alcuni operatori autostradali per garantire un servizio efficiente e capillare.
Quanto costa la ricarica dell’auto elettrica?
La scelta tra ricaricare il proprio veicolo elettrico a casa o in una stazione pubblica è influenzata da diversi aspetti. Per chi opta per la comodità domestica, una normale presa di 3 kW può essere sufficiente, con costi assimilabili a quelli di un elettrodomestico. Tuttavia, i tempi di ricarica sono più lunghi, variando tra le 5 e le 8 ore. Per accelerare il processo, molte persone scelgono di installare un Wallbox, una stazione di ricarica privata, che offre tempi di ricarica più rapidi.
Per le ricariche pubbliche, le stazioni variano in termini di potenza e tipo di corrente, con colonnine che vanno da 7 kW (corrente alternata) fino a 350 kW (corrente continua). In media, il costo per ricaricare presso stazioni a corrente alternata
oscilla tra i 40 e i 72 centesimi al kWh, mentre per quelle a corrente conyinua, il prezzo varia tra i 45 e i 79 centesimi al kWh. Considerando una ricarica di 40 kWh per il costo di un kWh in Italia, il costo totale può variare dai 16 ai 31,6 euro, a seconda della stazione e del tipo di abbonamento, se disponibile.
Il Bonus Colonnine Elettriche: Un Passo Verso il Futuro
L’Italia compie un passo significativo verso la mobilità sostenibile con l’introduzione del “Bonus colonnine elettriche”, una misura governativa finalizzata a promuovere l’adozione di veicoli elettrici. Questo incentivo, mirato a supportare i cittadini e i condomini che si impegnano nell’installazione di infrastrutture di ricarica, rappresenta un elemento chiave nella strategia di riduzione delle emissioni e nella transizione verso un’energia più pulita.
A quanto ammonta il bonus? | |
Categoria | Valore Bonus |
Individui | Fino a 1.500 euro |
Condomini | Fino a 8.000 euro |
Il bonus copre l’80% delle spese sostenute per l’installazione delle colonnine di ricarica elettrica, includendo l’acquisto delle colonnine stesse, i lavori elettrici necessari, le opere edili indispensabili, sistemi di monitoraggio, spese di progettazione, supervisione dei lavori, sicurezza, test e connessione alla rete elettrica.
Nel 2023, il periodo per la presentazione delle domande è stato stabilito tra il 9 e il 23 novembre.
Chi può fare domanda per il Bonus colonnine?
- Tutti coloro che hanno effettuato installazioni dal 1° gennaio al 23 novembre dello stesso anno.
- Le domande devono essere presentate attraverso la piattaforma online, richiedendo l’accesso tramite SPID, CIE o CNS.
- Importante sottolineare che i pagamenti relativi all’installazione devono essere tracciabili, attraverso metodi come bonifici e carte di credito o debito.
Importante evidenziare anche le limitazioni operative dell’incentivo, tra cui la finestra temporale ristretta per le richieste e l’obbligo di utilizzo di strumenti di comunicazione certificati come la PEC. Inoltre, l’importanza di una misura non retroattiva per il 2024, che sia chiara e stabile, per stimolare efficacemente il mercato delle infrastrutture di ricarica e supportare i cittadini nella transizione all’auto elettrica.
In conclusione, l’Italia sta avanzando verso un futuro più green, con una rete di ricarica elettrica in espansione e politiche incentrate sull’ecologia. Questi sforzi non solo migliorano l’accessibilità e l’usabilità dei veicoli elettrici, ma posizionano anche il paese come un modello per la sostenibilità in Europa.
Fonte: https://energia-luce.it/news/nuovo-record-ricarica-elettrica/