Obbligo green pass: Porto di Trieste bloccato. Protestano avieri a Sigonella

Oggi entra in vigore il green pass per accedere al lavoro. Senza la certificazione verde i lavoratori non potranno entrare in ufficio, in fabbrica o svolgere la propria attività, e verranno considerati assenti ingiustificati e privati dello stipendio, ma senza alcuna sospensione. La tensione è alta in tutta Italia e   preoccupa soprattutto quanto sta succedendo nei porti di Trieste e Genova.

Trieste. Già dalle prime ore del mattino un migliaio le persone si sono raggruppate davanti al Varco 4 del porto di Trieste, luogo di ritrovo della manifestazione annunciata dal Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste. Sono presenti sia portuali che persone che non operano nello scalo. L’accesso fino a questo momento è stato consentito ma i camion che arrivano, magari da oltre confine, si scoraggiano per la folla e tornano indietro. Con il passare delle ore sono diventati oltre 5mila i partecipanti alla manifestazione ma continuano ad arrivare persone, che affollano l’ampia area davanti al Varco 4 del porto. Alcuni maifestanti intonano slogan come “Libertà ” oppure “No green pass” o ancora altri contro il governo Draghi.

Genova. Nel porto di Genova un gruppo di manifestanti ha bloccato le operazioni al varco Etiopia. All’esterno della palazzina che ospita gli uffici si trova il presidio dei lavoratori senza certificato verde, mentre una cinquantina di scaricatori, che stazionavano davanti ai cancelli, sono entrati. Un gruppo di No green pass del Coordinamento portuali Genova è andato al varco portuale di SanBenigno con l’intento di bloccare l’ingresso dei camion provenienti soprattutto dal nord.

Sigonella. La protesta più ‘eclatante, contro il Green pass è in atto a Sigonella: il primo sit-in dell’aeronautica davanti ai cancelli d’ingresso della base militare italiana contro “il certificato verde pagamento”. Il presidio, a cui hanno partecipato alcune decine di manifestanti, è stato promosso dal Sindacato aeronautica militare. La protesta pacifica, ha spiegato Alfio Messina del Siam, riguarda “la libertà di entrare liberamente nel luogo di lavoro senza dover mettere mano al portafoglio e di poter usufruire di tamponi gratuiti, garantiti dallo Stato”.

Puglia. Nei cinque porti pugliesi di Manfredonia, Barletta, Bari, Monopoli e Brindisi non ci sono problemi e non si registrano blocchi, proteste o disservizi per l’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass. Nei giorni scorsi, da un monitoraggio disposto dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale con le imprese portuali dei cinque scali, è stato rilevato un tasso di vaccinazione ben oltre il 90% tra i dipendenti, facendo già presagire che i cinque porti dell’Adriatico pugliese non avrebbero registrato problemi.

Napoli. L’entrata in vigore del green pass, per ora, non sta causando alcun problema o disservizio al porto di Napoli. La situazione è sostanzialmente sotto controllo in uno scalo dove, come confermano le sigle di categoria, “la grande maggioranza dei lavoratori è vaccinata”.

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