Oggi a Reggio Calabria Francesco Caringella presenta: ‘Dieci minuti per uccidere’

 

‘Dieci minuti per uccidere’ parla di un delitto inspiegabile che anima  un thriller a orologeria con continui colpi di scena, scanditi in 600 secondi ad alta tensione. 600 secondi sono infatti il tempo che resta da vivere. Un ‘noir’ familiare che si ispira ai gialli della porta chiusa sul modello di Agata Christie, una storia tesa e appassionante che si consuma tra le mura domestiche, ma anche una riflessione sulla fragilità delle relazioni umane. E’ questo il libro di Francesco Caringella che sarà presentato oggi a Reggio Calabria, alle ore 18,00, presso l’Hotel Miramare. Ci saranno i saluti del sindaco Giuseppe Falcomatà, introduzione di Michele Salazar, giurista e scrittore, e dialoghi con l’autore curati da Cristina Marra, giornalista esperta di noir. Francesco Caringelli è un magistrato penale già direttore scientifico di ‘Dike Giuridica’ e autore di numerosissimi manuali forensi. Dopo essere stato Ufficiale di Marina Militare e Commissario di Polizia, è dal 1998 Consigliere di Stato. È inoltre giudice del Consiglio di garanzia per la giustizia sportiva e componente della Commissione di Garanzia dell’Autorità per le garanzie nella comunicazione. Vive a Roma e nel 2012 esordisce nella narrativa con ‘Il colore del vetro’. Del 2014 pubblica  ‘Non sono un assassino’, un legal-thriller. Nello stesso anno, il suo racconto ‘Un gioco di specchi’ è raccolto nell’antologia ‘Delitti di Capodanno’ per Newton Compton. Cristina Marra, nasce a Reggio Calabria, è la scrittrice e giornalista che più di ogni altro ha contribuito alla diffusione in Italia del genere letterario conosciuto come ‘noir’.   Ho sottolineato che è nata a Reggio perché, per questa volta, giocherà in ‘casa’. Diversamente da oggi, la Marra è sempre in giro per l’Italia per diffondere capillarmente il genere letterario noir presso centri culturali e case editrici. Molto, molto attiva, tanto da essere conosciuta, per gli addetti di settore,  e con affetto, come la ‘girovaga del noir’. Lascio, di seguito, una breve sinossi del testo: ‘Antonio De Santis è seduto su una poltrona, il cane ai suoi piedi, il buio ad avvolgerlo e le note di una musica jazz a fargli compagnia, quando un colpo d’arma da fuoco squarcia la notte. E lo colpisce a tradimento. Ma chi è stato? Chi ha potuto, senza farsi sentire, introdursi nella sua villa di Trani e portare a segno un delitto così efferato? Dieci minuti. Seicento secondi. Ecco quanto resta da vivere all’imprenditore. Un tempo minimo eppure lunghissimo. Sarà sufficiente per mettere insieme i tasselli ignorati fino a quel momento? A ripensare la cena coi suoi familiari che si è appena conclusa? A comprendere finalmente il significato di un fatale viaggio in Francia, fatto ben quindici anni prima? E quindi a scoprire chi è il suo assassino, che ora lo guarda, protetto dall’ombra?’ Brevi e incalzanti capitoli a costruire un affresco di rapporti familiari apparentemente idilliaci, ma di fatto violenti e segnati dalle incompatibilità di carattere dei protagonisti.

Roberto Cristiano

 

 

 

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