I sovranisti europei e quelli italiani non si rassegnano al fatto che senza Europa non si può essere padroni del proprio destino. L’interdipendenza tra i vari Stati dell’unione è necessario soprattutto per quei Paesi che non godono di buona salute finanziaria. I sovranisti italiani non riflettono sul fatto che se l’Italia nel corso degli ultimi decenni, avesse avuto i conti in ordine, oggi, avrebbe potuto trarre dall’Euro gli stessi benefici che ne trae la Germania, che dall’unificazione della parte orientale con quella occidentale, ad oggi, ha avuto un’irreprensibilità dal punto di vista finanziario. Non si spiega, allora, come Lega e Fratelli d’Italia, continuino a fasi alterne, a gridare contro l’Europa e la Germania che affamerebbe il nostro Paese, a dir loro e non tengono in conto che con le prossime elezioni potrebbero assumere responsabilità di governo. La Meloni, in particolare, ha lanciato negli scorsi giorni, un vero e proprio anatema contro l’Unione Europea e la sua politica monetaria e finanziaria. L’ha dipinta come un’entità dedita ad affamare l’Italia per fare un favore alla Germania. Ha agitato addirittura lo spettro di una soluzione alla greca, con tanto di ristrutturazione del nostro debito, patrimoniale, tagli degli stipendi, obbligo dell’impiego dei fondi pro Covid. secondo regole molto rigide imposte dall’UE. Una sorta di incitamento contro il dominio straniero, quasi fossimo ai tempi del Risorgimento e alla lotta contro gli Austriaci al Nord e i Borboni al sud del Paese. E’ sotto gli occhi di tutti che nemmeno la Meloni crede a quello che lei stessa dice, ma lo fa allo scopo di risvegliare nell’animo degli elettori il sentimento nazionalista. Ma lei sa benissimo, che se dovesse andare al governo non potrebbe fare a meno del Governo dell’UE e delle sue istituzioni e né potrebbe permettersi un scontro con lo stesso, senza uscirne inevitabilmente con le ossa rotte e con il rischio di precipitare l’Italia definitivamente nel baratro. Lo stesso vale per la Lega che trovandosi a governare regioni molto ricche, che difficilmente potrebbero fare a meno delle regole europee, correrebbe il rischio di perdere gran parte dell’elettorato imprenditoriale. Al di là di quello che pensano i sovranisti , il destino dell’Italia è indissolubilmente legato a quello dell’Europa e se ben governata imporrà agli altri partner la sua influenza e ne guadagnerà in rispetto.
Andrea Viscardi