Nei Tribunali di Milano e Monza i magistrati digiunano per lo ius soli facendo propria, quanto alle modalità, una idea del senatore Luigi Manconi e cioè il digiuno di 24 ore a staffetta. Per la verità si tratta di una iniziativa squisitamente politica e non si comprende a che titolo i magistrati, con la suddetta iniziativa, abbiano ritenuto di schierarsi apertamente a favore della approvazione della legge sullo ius soli. In una nota a firma del giudice Ilio Mannucci, Presidente della seconda sezione penale del Tribunale di Milano e dall’avvocato Valentina Alberti, si legge che l’intento sarebbe quello di dare visibilità e sostegno all’allargamento del diritto di cittadinanza , in linea con il diritto alla pari dignità sociale sancito dalla nostra Costituzione.
A chi gli rappresentava la non opportunità di una siffatta iniziativa, il giudice Mannucci ha risposto: ‘Pensiamo che queste siano questioni di parte invece coinvolgono tutti i cittadini. Quella del magistrato che deve stare fuori della società è una visione antica’. Nell’ultimo congresso della ANM poi si è parlato di supplenza e di nuovi diritti che i parlamentari nazionali non regolano.
La iniziativa e l’orientamento manifestato nel congresso della ANM, aprono ancora una volta la delicata questione dei rapporti tra magistratura e politica e del ruolo di ciascuna di esse.