Ok della Fornero, più donne al lavoro in settori prettamente maschili

Per qualcuno una conquista, per altri un semplice, ma importante diritto, che viene rispettato a fatica. Un tema controverso quello dell’occupazione femminile, che ancora oggi, nell’era del ‘tutto è possibile’, scalda gli animi di donne alle prese con una ‘parità’ spesso solo aleatoria.
Eppure oggi un passo avanti è stato fatto. La svolta porta il nome del ministro Elsa Fornero che, in attuazione della riforma del mercato del lavoro, ha firmato il decreto ministeriale che rende operativa la possibilità di riconoscere significativi incentivi per l’assunzione – a decorrere dal 1 gennaio 2013 – di donne disoccupate in settori produttivi caratterizzati, negli assetti occupazionali, da rilevanti disparità di genere. In particolare, informa una nota, il provvedimento “rende efficace la norma di legge che prevede la riduzione dei contributi dovuti dal datore di lavoro nella misura del 50 per cento per la durata di 12 mesi (con possibilità di prolungare la durata stessa del beneficio fino al diciottesimo mese in caso di trasformazione in rapporto a tempo indeterminato). Il decreto segue di qualche giorno il provvedimento che consente lo ‘sblocco’ degli incentivi per i contratti di inserimento lavorativo in favore di donne residenti in aree svantaggiate e che siano state assunte fino a tutto il 2012”.

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