Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, l’articolo ricevuto da James Hansen:
Cosa dobbiamo fare del nostro passato? Ogni anno è più lungo, e dunque più lontano. Però, quando pensiamo di averlo definitivamente lasciato alle spalle, salta fuori una “moderna” peste a ricordarci che l’abbiamo sempre dietro e che è in qualche modo sempre attuale.
L’immagine che appare qui sopra ritrae Don Chisciotte della Mancia (El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha) in combattimento cavalleresco in sella a un’automobile del 1905. Dimostra che il dubbio su come raffigurare il passato sia tutt’altro che nuovo. Il disegno fa parte di una serie di cartoline dell’inizio ‘900 del fumettista spagnolo Pedro de Rojas. Rojas, modernizzando le gesta del confuso cavaliere di Cervantes alla maniera dell’epoca, rende accessibile un romanzo di un’altra epoca ancora, dell’inizio Seicento.
Di lui si sa poco. Nacque a Siviglia nel 1873. Da giovane lavorò per diversi giornali di Madrid prima di trasferirsi a Cuba nel 1903 e, più tardi, in Argentina, a Buenos Aires, dove morì nel 1947. Il suo fu un periodo di grandi cambiamenti, forse diversi dai nostri soprattutto perché le nuove tecnologie che stavano stravolgendo il mondo di allora non sono quelle dei nostri giorni.
Ma se perfino il motore a scoppio si avvia all’obsolescenza, il problema dell’artista è sempre lo stesso quando deve rendere eventi lontani in termini che abbiano un senso – almeno un senso comico – per i lettori attuali. Cambia il cavallo, diventa una bestia di latta, ma la spada che identifica il cavaliere fa parte della mise obbligatoria e non se ne può fare a meno. Si trasformano invece i nemici da abbattere, come il “Cavaliere del Bosco” nella divisa di una guardia forestale spagnola del primo ‘900, o il “supporto tecnico” per giostrare con i mulini a vento: una scassata mongolfiera anziché l’altrettanto scassato ronzino della tradizione. Anche il passato si rinnova…