30 anni di carcere, per Patrizio Franceschelli, l’uomo che uccise il figlio Claudio, di appena sedici mesi, gettandolo nel Tevere, dopo una discussione avvenuta con la moglie. Questa è la pena inflitta a Patrizio, accusato di omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela. Il giudice nella scorsa udienza ha accolto la richiesta del Comune di Roma di costituirsi parte civile. Una perizia ha stabilito che Patrizio Franceschelli al momento del fatto era capace di intendere e volere.
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