Si è concluso con l’ergastolo di 5 persone, il caso sull’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito di mafia Santino Di Matteo, strangolato e sciolto nell’acido l’11 gennaio 1996 dopo quasi due anni di prigionia, all’età di 14 anni. La massima pena è stata inflitta al boss di Brancaccio, Giuseppe Graviano, al capomafia trapanese latitante Matteo Messina Denaro, a Francesco Giuliano, Salvatore Benigno e Luigi Giacolone. Confermata anche la condanna a 12 anni per il collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza, al quale è stata applicata l’attenuante speciale per i pentiti invece che quella generica riconosciutagli in primo grado. I giudici hanno anche aumentato i risarcimenti per la madre della vittima, cui andranno 300 mila euro (100 mila in primo grado) e per il fratello, che avrà 150 mila euro invece di 50 mila.
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