Potrebbe essere tutto da rifare nel processo sull’omicidio di Garlasco. Al termine della requisitoria, il pg della Cassazione Roberto Aniello ha chiesto l’annullamento con rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello.
Per Aniello infatti, le sentenze di primo e secondo grado che hanno assolto Alberto Stasi dall’accusa dell’omicidio presenterebbero “evidenti illogicità” oltre a “lacune e incongruenze”e una “sopravvalutazione della prova scientifica”.
La sentenza in serata. E’ il giorno della verità per i genitori di Chiara Poggi. Stasera si saprà infatti se i giudici della Cassazione riapriranno il caso sulla morte della giovane uccisa il 13 agosto 2007. In bilico la posizione di Alberto Stasi che si gioca l’assoluzione definitiva. Se così non fosse, per lui inizierà un nuovo incubo.
Nel pomeriggio, davanti agli ermellini, riprenderà il processo di terzo grado nei confronti dell’ex studente bocconiano, e ora praticante in uno studio di commercialisti milanesi, già assolto due volte dall’accusa di omicidio.
Lui – che ha trascorso i giorni scorsi nello studio del prof Angelo Giarda, il legale che coordina il pool dei suoi difensori, a rileggere le ‘carte’ – dovrebbe essere come sempre, e come all’udienza del 17 aprile, in aula.
Non ci saranno, invece, Giuseppe e Rita Poggi, i quali, tramite il loro avvocato Gian Luigi Tizzoni, hanno nuovamente chiesto, tra l’altro, un esame, mai effettuato, sul bulbo e il fusto di un capello castano e corto trovato nel palmo della mano sinistra della giovane.