“Il testimone Munoz riferisce esclusivamente proprie impressioni non indicando alcun elemento concreto da cui poter desumere un eventuale e presunto coinvolgimento di Luca Sacchi nella vicenda”. Lo affermano gli avvocati Armida Decina e Paolo Salice, legali della famiglia del personal trainer ucciso il 23 ottobre scorso a Roma.
“Questa e’ la terza dichiarazione diversa rilasciata da Munoz – proseguono i legali-. Cio’ che emerge, invece, in maniera inequivocabile, e’ che e’ stato lui a ritardare l’ingresso di Luca nel pub per via di una sigaretta, senza la quale il giovane Sacchi sarebbe entrato all’interno del locale e quasi certamente non si sarebbe imbattuto in Del Grosso. Nei giorni scorsi abbiamo convocato Munoz per essere ascoltato mediante indagini difensive, ma egli ha preferito non presentarsi senza addurre alcuna giustificazione”, concludono i legali dei Sacchi.