E’ stata confermata la condanna a 9 anni e 4 mesi di reclusione, per l’ ex agente della Polizia Stradale di Arezzo, Luigi Spaccarotella. L’ uomo è accusato dell’ omicidio del tifoso della Lazio e Dj Gabriele Sandri, ucciso con un colpo di pistola l’11 novembre del 2007 nell’area di servizio autostradale Badia al Pino. La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha preso tale decisione, rigettando il ricorso, così come richiesto dal sostituto pg Francesco Iacoviello, presentato dai legali di Spaccarotella contro la sentenza emessa dalla Corte d’assise d’Appello di Firenze che ha riconosciuto l’omicidio volontario con dolo eventuale.
In primo grado Spaccarotella era stato condannato a sei anni di reclusione per omicidio colposo, determinato da colpa cosciente. In secondo grado i fatti erano stati qualificati come omicidio volontario per dolo eventuale e la pena era stata elevata a nove anni e quattro mesi di reclusione. Il ricorso dell’imputato in Cassazione è stato ora rigettato e la sentenza é così diventata irrevocabile. Cominceranno ora gli adempimenti per l’esecuzione della pena, che dovrebbero concludersi nelle prossime ore, o domani, con il trasferimento di Spaccarotella in carcere.
“Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e voglio dire grazie a tutta la gente che c’é stata vicino fino a questo momento. Ho avuto un solo momento di scoraggiamento quando è stata emessa la sentenza di primo grado che era raccapricciante. Ma ora le cose sono andate come dovevano andare”. Questo il commento di Piergiorgio Sandri, padre di Gabriele al verdetto della Cassazione.
Spaccarotella, ad uno dei suoi legali che lo informava della sentenza, ha dichiarato: “Affronterò la situazione da uomo”.