Michele Misseri, non ha ammazzato la nipote, Sara Scazzi. A dichiararlo in un’intervista esclusiva alla Gazzetta del Mezzogiorno, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Taranto, Martino Rosati, che lo ha prosciolto dall’ accusa di omicidio. Già nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, fatto notificare dalla Procura di Taranto il primo luglio scorso, a carico di Michele Misseri non compariva più tale accusa. Ma la moglie Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri restano in carcere. Queste sono infatti ritenute colpevoli sia del delitto, che di sequestro di persona. Per Michele, resta comunque l’accusa della soppressione del cadavere, operazione che avrebbe compiuto insieme alle due donne, ad un fratello e ad un nipote. “I dubbi che fosse davvero lui l’assassino – dice tra l’altro nell’intervista Rosati – li ho avuti sin dal momento in cui l’ho interrogato nell’udienza di convalida del fermo. E i dubbi che ho avuto io li hanno avuti, penso, tutti coloro che erano presenti”.
Riprova
L’ORDINAMENTO DEL CREDITO TRA FINANZA ALTERNATIVA E MUTAMENTI GEOPOLITICI: CONVEGNO A NAPOLI
Da domani 24, al 25 ottobre 2024, il suggestivo complesso monumentale di Santa Chiara, situato …