Ancora nulla di rilevante sarebbe emerso dopo la prima giornata di ricerche andata in scena a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. Oltre 120 tombini sono stati scoperchiati, giardini, parchi e perfino una parte del letto in secca del torrente Buliga sono stati battuti palmo a palmo con l’obiettivo di trovare l’arma del delitto o altri reperti utili a risolvere il giallo dell’omicidio di Sharon Verzeni, 33 anni, accoltellata e uccisa un mese fa, il 29 luglio scorso, ma ancora senza un sospettato ufficiale né un movente. Fra le ipotesi mai scartate c’è anche quella che il responsabile del delitto possa essere uno spacciatore. Un negoziante che lavora a pochi metri da dove è stata uccisa Sharon Verzeni ha parlato ai carabinieri di un uomo sui 35 anni che sarebbe sparito da settimane. Questa persona apparterrebbe al cosiddetto sottobosco criminale del paese, dove i problemi di sicurezza sono noti. Un altro tassello importante per le indagini riguarda invece un misterioso uomo in bici negli attimi in cui Sharon viene accoltellata. Gli investigatori lo ritengono un testimone chiave. È stato ripreso da più telecamere nella notte del delitto e sulla sua identità sarebbero al vaglio delle ipotesi.
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