Fulvio e Maura Gambirasio vogliono che la loro figlia Yara, che esattamente 10 anni fa fu uccisa a soli 13 anni dopo essere uscita dalla sua palestra, sia “ricordata per quello che era e sarebbe stata sempre capace di dare agli altri, per la sua passione, le sue abilità, non per ciò che le è successo“. L’appello è stato lanciato nel corso di un video-collegamento su ‘Zoom’ con il ‘Corriere della Sera’.
I genitori di Yara Gambirasio sono apparsi in collegamento assieme ai componenti dell’associazione sportiva “La Passione di Yara“, nata in sua memoria, per ricordare così la loro figlia scomparsa a Brembate di Sopra (Bergamo) il 26 novembre 2010 e trovata morta 3 mesi dopo in un campo a pochi chilometri di distanza da casa sua.
Il padre e la madre della piccola Yara non hanno mai parlato, né lo hanno fatto in occasione del decimo anniversario della morte della figlia, della vicenda processuale che ha portato alla condanna definitiva all’ergastolo per omicidio di Massimo Bossetti, muratore di Mapello, paese a poca distanza da Brembate di Sopra.
Massimo Bossetti fu fermato nel giugno del 2014 in seguito a uno screening effettuato in quasi tutto il Bergamasco alla ricerca dell’identificazione del Dna trovato sul corpo della giovane uccisa.
La condanna all’ergastolo è poi diventata definitiva. I suoi legali stanno ancora lavorando a una possibile richiesta di revisione della sentenza.