Onestà vs Leggerezza

Ancora in scena fino al 17 aprile “Tartassati dalle tasse”  presso il teatro Sala Umberto di Roma con Biagio Izzo.
C’è molta attesa e gioia in platea: il pubblico aspetta da due anni di vedere l’artista napoletano. Lo spettacolo che infatti era in programma tra aprile e maggio del 2020, è stato riprogrammato ora, due anni dopo, a causa della pandemia.
Scritta e diretta da Edoardo Tartaglia, la commedia si compone in due atti, due abbondanti ore di recitato, con delle parti dialettali perfettamente comprensibili anche dai non campani.
Innocenzo Tarallo, interpretato da Biagio Izzo, è un imprenditore nel settore della ristorazione.  Ha da poco aperto il suo primo ristorante fushion: cucina giappo-napoletana dove mangiare sushi con friarielli e altre curiose combinazioni alimentari. Il negozio però stenta a decollare e, oltretutto, alle calcagna dell’imprenditore ci sta il severo e legalista maresciallo della Guardia di Finanza, interpretato da Mario Porfito.
Le tasse sono state pagate? Ci sono delle irregolarità nelle fatturazioni? Una serie di avvenimenti fanno incontrare i due coprotagonisti, antitetici non soltanto per il loro profilo tributario, ma anche familiare ed esistenziale.
Scambi di battute veloci, tanta napoletanità che suscita allegria e risate.
I due attori, spalleggiati da Stefania De Francesco, Arduino Speranza, Roberto Giordano e Adele Vitale, si muovono in uno spazio scenico ben ideato da Luigi Ferrigno. Il palco è diviso in due da un muro immaginario: sulla destra abbiamo la stazione della GF, dall’altra il ristorante. Si realizza quindi una doppia narrazione parallela, in cui lo spettatore è edotto contemporaneamente delle mosse e degli avvenimenti dei due. Dovranno mutare e smussare le loro convinzioni e comportamenti, avvicinandosi così l’uno un po’ verso l’altro, al fine di ricomporre dissesti affettivi e familiari che hanno smosso le loro vite.
Alla ricerca della sintesi perfetta, tanto dovrà Tarallo imparare il valore dell’onestà, quanto il maresciallo quello della leggerezza.
Che poi Biagio Izzo anche nella vita è trasportato da un grande sentimento verso la famiglia. Padre di quattro figli e già nonno, per aiutare già in tenera età la sua famiglia di origine, tra i vari lavori iniziali montava lapidi, faceva il muratore, il fabbro e l’imbianchino.
Barbara Lalle

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