Teorie paranoiche ed insulti ripugnanti verso Israele. Sarebbero questi i motivi per cui gli Stati Uniti stanno seriamente valutando di boicottare l’intervento del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, in programma più avanti nel corso della giornata. Lo riferisce la missione americana all’Onu, sottolineando che la delegazione americana non sarà presente all’intervento.
La missione Usa presso l’Onu ha infatti specificato che Ahmadinejad avrebbe approfittato della sua visita all’Onu per proferire le sue assurde convinzioni in merito ad Israele. Per questo motivo – fanno sapere dagli Usa- abbiamo deciso di non assistere al suo intervento”
Per questa sera, invece, è previsto l’intervento di Julian Assange che parlerà all’Onu, però a debita distanza dal Palazzo di Vetro. Il discorso, in video-collegamento dalla cameretta-ufficio che Assange occupa da tre mesi nella ambasciata ecuadoriana a Londra, sarà svolta alla vigilia del 100esimo giorno della richiesta dell’australiano di ricevere da Quito protezione diplomatica. E’ dal 19 giugno che Assange è rifugiato nella piccola ambasciata alle spalle dei grandi magazzini Harrods e il 16 agosto il presidente Rafael Correa gli ha concesso il diritto di asilo.
Intanto dal presidente dello Yemen Abdrabu Mansour Hadi, arriva l’invito a difendere la libertà d’espressione, purché vengano però rispettate delle condizioni: “Servono delle leggi internazionali per prevenire nuovi abusi del diritto alla libertà di espressione”. Hadi ha così commentato il clima di tensione che regna in tutto il mondo arabo, in seguito pubblicazione del film anti-islam . “Dovrebbero essere posti limiti alla libertà di espressione, soprattutto se questa costituisce una bestemmia alla fede delle Nazioni”.