Ora legale addio? Il Parlamento Ue chiede di abolirla

In giornata al Parlamento europeo di Strasburgo verrà votata una risoluzione che chiede l’abolizione dell’ora legale. Secondo gli eurodeputati promotori dell’iniziativa, Il cambio di orario  due volte l’anno, a ottobre e a marzo, oltre che essere ‘scomodo’, può provocare anche danni sulla salute dei cittadini.

 La risoluzione, che porta la firma di Karima Delli, deputata francese del gruppo Ale e presidente della Commissione per i Trasposti e il Turismo, nasce in considerazione di numerosi studi scientifici, tra cui lo studio dei Servizi di ricerca del Parlamento europeo, dell’ottobre 2017, sulle disposizioni dell’Ue relative all’ora legale a norma della direttiva 2000/84/CE che non sono riusciti a dimostrare alcun effetto positivo del cambiamento semestrale dell’ora.
Al contrario,   si legge nel testo,  hanno segnalato l’esistenza di effetti negativi sulla salute umana, l’agricoltura e la sicurezza della circolazione stradale”. Inoltre, “diverse iniziative dei cittadini hanno evidenziato le preoccupazioni esistenti quanto al cambiamento semestrale dell’ora”.

Il testo presentato dai parlamentari, per la maggior parte provenienti da Paesi del Nord e dell’Est Europa, invita Bruxelles a formulare, se necessario, una proposta di revisione della stessa direttiva. L’obiettivo finale dei promotori — membri dell’Intergruppo ‘Fine del cambio biannuale d’ora’ — è quello di abolire il cambio orario e cancellare l’ora legale, mantenendo solo quella solare.

Il voto della Plenaria non sarà decisivo. L’ultima parola, sul tema, spetta alla Commissione Ue.

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