La spinta grillina per la riduzione dell’orario di lavoro non va giù alla Lega. Ma finisce per incrociare un’analoga iniziativa della sinistra-sinistra di Fratoianni e Laforgia, che oggi, insieme con il sociologo Domenico De Masi, presenteranno a Montecitorio una proposta di legge che riprende la battaglia delle 35 ore di Fausto Bertinotti. E così, oltre che sul salario minimo, il Movimento e una parte della sinistra si ritrovano a competere anche sull’orario di lavoro. Un asse giallo-rosso di concorrenza ma anche di possibile convergenza parlamentare che fa storcere il naso a più di un leghista. “Non è nel contratto”, avvisano. E il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, l’uomo del settore di Matteo Salvini, incalza senza mezzi termini: “Non è una ipotesi percorribile. In una fase così delicata per l`economia italiana ridurre l’orario di lavoro a parità di salario potrebbe creare una condizione di difficoltà per le imprese”.
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