La radicale e pragmatica riaffermazione del diritto umanitario è una delle sfide della diplomazia di un mondo che si lascia alle spalle l’anno della distruzione di Aleppo e dei 65milioni di profughi nel pianeta.
Lo si è compreso con il discorso del Papa al Corpo diplomatico e la forte accentuazione del tema migratorio e del soccorso ai civili nei conflitti. Lo si è compreso nell’udienza del gran maestro dell’Ordine di Malta (Smom) fra’ Matthew Festing con il Corpo diplomatico accreditato presso lo Smom. ‘Aleppo come Guernica’, ha riassunto il decano Pavel Vosalik, ambasciatore della Repubblica Ceca, nel saluto al gran maestro.
Centoottantadue i paesi rappresentati nella Sala Regia in Vaticano, 106 quelli presenti con propri ambasciatori nella chiesa di S.Maria in Aventino, progettata dal Piranesi e adiacente la Villa Magisteriale dell’ordine ospedaliero. Per tradizione l’udienza del gran maestro si colloca il giorno successivo a quella del Papa, sicché per due giorni Roma ospita l’incontro di rappresentanti di diverse culture, economie, religioni e politiche. E la Città Eterna, se lo vuole, può riscoprire quel ruolo di incontro tra mondi difformi ma uniti nella ricerca di comuni strade di umanità, ruolo che in passato ha svolto con certo maggior passione e consapevolezza.
Una radicale riaffermazione del diritto internazionale umanitario e il dialogo interreligioso quale elemento fondamentale per aiutare coloro che soffrono sono dunque tra i principali obiettivi per il 2017 dell’Ordine di Malta quali li ha delineati il gran maestro fra’ Festing. Questi nel tracciare un bilancio dell’anno appena trascorso, ha ricordato tra l’altro l’assistenza alle popolazioni terremotate a Amatrice, Norcia, Macerata e in altri borghi del centritalia, prestata da soccorritori, psicologi e operatori sanitari dell’Ordine.
Un altro settore in cui lo Smom si è prodigato anche in Italia è il soccorso ai migranti: nel 2016 oltre 31.mila persone che hanno attraversato il Mediterraneo sono state soccorse dai volontari italiani dello Smom. Per entrambe queste situazioni, ha riferito fra’ Festing, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiesto di “trasmettere ai nostri volontari, sentite parole di elogio e riconoscenza”.
Il gran maestro ha rimarcato infine il ruolo che l’Ordine svolge nella Transatlantic Policy Network on Religion and Diplomacy per approfondire i legami che intercorrono tra religione e relazioni internazionali.