‘Prima di dire che sono casi isolati aspettiamo quello che dirà Fiano e il quadro generale del tesseramento. Mi auguro che siano casi isolati’, ha detto il ministro della Giustizia e candidato alla segreteria del Pd, Andrea Orlando, ospite di Omnibus, su La7, in merito alle presunte irregolarità nel tesseramento del partito a Napoli, dove è stato inviato Emanuele Fiano per le verifiche. ‘Voglio sperare che siano casi isolati e che Orfini abbia gli elementi per dirlo. Chiederò che commissione per il congresso dia una valutazione complessiva sull’andamento del tesseramento in tutto il Paese. Se ci saranno problemi in alcune realtà non presenterò lì le liste. Non voglio voti che non si sa da dove vengono’.
Orlando ha continuato a spiegare il suo programma: ‘Al Congresso del Pd non mi candido contro Renzi ma per affermare un’altra piattaforma politica. Non ho votato Renzi e non sono diventato renziano in questi anni, ho sempre cercato di affermare il mio punto di vista’.
Orlando ha accennato anche al rischio di trasformare il congresso in una ‘lotta nel fango’. Io proponevo una conferenza programmatica per affrontare i temi e rispondere alle domande arrivate con il referendum. Mi è stato detto di no, ma i fatti mi stanno dando ragione: c’è stata la scissione, Emiliano chiama elettori di altri partiti per votare contro Renzi, l’ex premier va in California come se non avesse governato in questi anni, si è aperta la pagina prevedibilissima delle tessere. Per questo serve una candidatura che tenga insieme il Pd.