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A Orlando la giustizia si fa così. Non esistono sconti, né mezze misure. Gli errori, veri o presunti che siano, si pagano con la vita. Non c’è quindi da meravigliarsi se l’Fbi non ci abbia pensato due volte ad uccidere un uomo uomo, perché probabilmente collegato all’attentatore della maratona di Boston. Ma forse a destare l’ira degli agenti il fatto che il sospettato avesse tentato di aggredirli, r mentre lo stavano interrogando. La vittima sarebbe un amico di Tamerlan, l’attentatore ucciso dalla polizia a Boston. L’episodio è avvenuto la scorsa notte. Gli agenti del Fbi si erano recati nell’abitazione di Ibrahim Todashev per interrogarlo. L’interesse sull’uomo da parte degli agenti federali – spiegano gli investigatori – era “molto elevato”, visto che era in contatto con Tamerlan Tsarnaev e sarebbe stato anche a Boston per incontrarlo. Todashev – come risulta dalle indagini compiute su di lui – stava anche pianificando un viaggio in Cecenia. Non è chiara ancora la dinamica esatta di quanto accaduto nell’appartamento. Il colpo o i colpi che hanno ucciso Todashev sono stati sparati da un agente speciale – come conferma lo stesso Fbi – sembra durante una improvvisa colluttazione.
