All’ultimo respiro la Juve batte la Roma e, beffa nella beffa per i giallorossi, decide il grande ex Daniel Pablo Osvaldo, accolto tra i fischi, e che porta la mano sull’orecchio a mo’ di scherno. Gol pesante per la Juventus che supera il record di punti dell’Inter di Mancini e sale a 99 a un passo dalla fatidica quota 100 ma anche e soprattutto per l’italo – argentino, criticato, fischiato, non sopportato a Roma e che si toglie di dosso così un grosso peso. Doppia festa per la Juventus, non solo per il record, ma anche perché legittima ancora di più, ancora una volta lo scudetto 2013 -2014 battendo la Roma sia all’andata che al ritorno. Il match si apre con due conclusioni da fuori di Bastos e Asamoah, giusto per riscaldare l’ambiente, ma la prima vera occasione se la costruisce Tevez che al 14′ si libera bene in area ma cerca un dribbling di troppo e il suo tiro viene deviato in angolo. Al 22′ risponde Totti che raccoglie una sponda di Destro e scarica una bordata che finisce alta di poco toccata tra l’altro da Storari e un minuto dopo Destro, imbeccato da Gervinho, sbaglia lo stop davanti a Storari. La partita è vera, anche se il campionato è chiuso, e la Juve reagisce subito con Llorente che al 25′ va via e calcia col sinistro. Conclusione potente ma Skorupski si oppone con i pugni concedendo il calcio d’angolo. Gervinho è una spina nel fianco e, dopo aver imbeccato Destro, dopo aver propiziato il gol di Torosidis annullato per fallo di mano, alla mezzora semina ancora il panico ma il suo cross è arretrato per le punte mentre Nainggolan calcia alto. È Llorente invece l’uomo più pericoloso per la Juve e di testa al 31′ mette ancora i brividi all’Olimpico ma l’incornata e centrale e para Skorupski, quindi al 33′ il portiere polacco non avrebbe potuto far nulla ma la girata mancina sfiora la traversa. È la Juventus a fare la partita ma al 39′ Gervinho ha un’occasione colossale. La origina Pjanic con una gran palla in verticale ma la freddezza e la precisione con i piedi dono non sono il marchio di fabbrica dell’ivoriano che calcio addosso a Storari, bravo comunque a rimanere in piedi. Botta e risposta e Pogba di sinistro colpisce il palo. La ripresa comincia nel segno della Roma con Torosidis che impegna severamente Storari dopo una bella percussione e Totti che ci prova con un destro da fuori deviato in angolo. I ritmi nel secondo tempo sono più bassi e anche le emozioni scemano. Ci prova Pjanic su punizione senza impensierire più di tanto Storari. Al 70′ fiammata improvvisa della Juve con Pirlo che nel cerchio di centrocampo batte velocemente una punizione e serve Lichsteiner che calcia forte ma trova pronto Skorupski che in tuffo salva con i pugni. All’81esimo Storari fa il fenomeno e tiene a galla la Juventus opponendosi a Nainggolan e sulla ribattuta a Florenzi con un doppio intervento tanto strepitoso quanto decisivo. Quindi i campioni d’Italia ci provano con Pogba dalla distanza ma il portiere polacco para facilmente. Come detto prima all’ultima azione la Juve passa con Osvaldo. Inventa l’azione Pogba che imbecca Lichsteiner, solito cross dal fondo dello svizzero e di prima, col piattone destro, l’ex di turno trova l’incrocio e si gode tanto i fischi dell’Olimpico quanto l’abbraccio di tutta la panchina bianconera.
Sebastiano Borzellino