Otello

In diretta da uno dei palcoscenici più antichi del mondo, il Teatro di San Carlo di Napoli, la nuova produzione di Otello di Giuseppe Verdi approda nei cinema Esperia di Alcamo e Golden di Vittoria,  il  22 aprile prossimo per la direzione di orchestra di Nicola Luisotti. Verdi compose l’Otello dopo un lungo silenzio e si rimise al lavoro per l’opera ispirata al dramma shakespeariano, su sollecitazione di Arrigo Boito e Giulio Ricordi. La stagione 2013/14 del San Carlo ha offerto una ‘occasione unica per riscoprire i due capolavori a pochi mesi di distanza, portando alla luce le trasformazioni dello stile verdiano di quel decennio. Rispetto alle opere precedenti, l’Otello contiene infatti numerosi elementi di novità: le forme chiuse sono sempre meno riconoscibili e il tessuto musicale appare in continua evoluzione. Verdi si mosse in sintonia con la sensibilità di fine secolo scegliendo uno dei drammi psicologici più inquietanti di tutto il teatro di prosa e intuendo la necessità di sondare gli abissi dell’animo umano. È il nuovo allestimento di Otello di Giuseppe Verdi, in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo, quello che Il Teatro di San Carlo di Napoli ospita sul proprio storico palcoscenico e che Microcinema distribuisce, in collaborazione con RAI, in oltre 100 sale cinematografiche italiane martedì 22 aprile prossimo.  La nuova scenografia di Nicola Rubertelli immerge direttamente lo spettatore nel clima tempestoso che perseguita l’animo oscuro di Otello, consumato e incatenato dalla gelosia. Direttore Musicale del Teatro di San Carlo di Napoli, il M° toscano Nicola Luisotti dirige l’orchestra che accompagna il Moro di Cipro nelle sue struggenti vicende d’amore. Otello, signore di Cipro e capo della flotta veneziana, sposato con la giovane Desdemona, viene istigato da Iago, suo alfiere, invidioso per la nomina a capitano di Cassio, a credere che tra sua moglie e il capitano vi sia una relazione. Prova ne è un fazzoletto che Iago, sottratto a Desdemona, ha posto in casa di Cassio, e che Otello vede in mano al rivale durante una conversazione architettata da Iago per mostrare al suo padrone l’infedeltà della moglie. Considerata una delle più belle voci del panorama lirico italiano, morbida e al tempo stesso squillante, quella del tenore comasco Marco Berti, acclamato interprete verdiano, dà vita ai tormenti del Moro di Cipro, affiancato dalla Desdemona di Lianna Haroutounian, considerata tra i più promettenti soprano verdiani della sua generazione.

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