La stretta del governo contro i furbetti del cartellino ha portato a una impennata dei licenziamenti nella Pubblica amministrazione.
Nel 2019 sono stati avviati poco più di 12mila procedimenti disciplinari, rispetto ai 10mila dell’anno precedente, ovvero il 35% in più. Di questi, 7.656 sono stati conclusi, 3.276 con sanzioni minori, 1.692 con sospensione dal servizio e 520 con licenziamento, riporta il sito del Dipartimento della Funzione pubblica, nella sezione dedicata all’attività dell’Ispettorato.
143 procedimenti disciplinari hanno riguardato la falsa attestazione della presenza in servizio, accertata in flagranza, i cosiddetti furbetti del cartellino, e 70 si sono conclusi con il licenziamento (contro i 55 del 2018), mentre 45 con altro provvedimento, 24 sono sospesi per procedimento penale e quattro sono tuttora in corso. Dal governo spiegano inoltre che da luglio 2019 è stata avviata una nuova procedura di acquisizione delle informazioni. Che prevede la comunicazione diretta dei procedimenti disciplinari su un portale dedicato, da parte delle amministrazioni.
“Gli strumenti giuridici per reprimere gli abusi nella Pa sono efficaci, lo dimostrano i dati del report sui procedimenti disciplinari”, ha proseguito, aggiungendo poi che l’obiettivo dell’esecutivo giallorosso “è valorizzare i tantissimi dipendenti virtuosi, tutelare la loro immagine e la qualità del loro lavoro”.